Prenditi una pausa, adesso!
Dati e abitudini sull'importanza di fermarsi un attimo. Se sei il Re, viene anche meglio.
Benvenutə alla nuova puntata di StoryTealling, la newsletter dedicata alle notizie, al marketing e alle storie attorno al mondo del tè. Io sono Enrico Banfo, bevo tè e lavoro nella comunicazione. Grazie per essere qui. Cominciamo!
Non ci sono più le pause di una volta
Il marchio britannico di biscotti McVitie's — fondato quasi duecento anni fa ad Edimburgo, oggi parte del gruppo United Biscuits / Pladis Global — ha lanciato una campagna nazionale chiamata #BiscuitBreak per ripristinare la pausa tè e biscotti in ufficio.
Vi lascio subito al loro spot con testimonial Martine McCutcheon. La ricordate? Era l'assistente del Primo Ministro Hugh Grant in Love Actually!
McVitie's ha commissionato una ricerca a 4.000 lavoratori britannici cercando di indagare il momento della pausa tè e biscotti. Pare sia un'abitudine praticamente abbandonata!
Il 70% dei lavoratori fa meno di 15 minuti di pausa al giorno — al di fuori della pausa pranzo — e il 40% meno di 10 minuti, il 42% afferma di essere così impegnato tra operatività, email e riunioni, che non ha neanche un momento per prendersi una pausa. Senza contare che quasi 1/3 afferma di non conoscere i nomi di tutti i colleghi!
Fiona Briggs sul Retail Times offre una panoramica dei dati ancora più completa:
Il 93% dei lavoratori britannici ritiene che la pausa tè sia una parte importante della giornata lavorativa, con oltre tre quarti (76%) che ritiene che le proprie prestazioni sul lavoro siano compromesse se non fanno abbastanza pause. Tuttavia, il 40% dei lavoratori ritiene che i propri datori di lavoro non facciano abbastanza per incoraggiarli a fare delle pause, nonostante i vantaggi di farlo, tra cui sentirsi più energici (42%), più produttivi (41%) e meno stressati (38%).
Per quanto riguarda l’età, la Gen Z (18-24 anni) trascorre più tempo in pause (media di 12 minuti e 22 secondi) rispetto alla Gen X (44-55 anni) che sottrae meno tempo al lavoro (media di 11 minuti e 32 secondi).
E voi, quanto tempo dedicate alla pausa tè o caffè?
Nei suoi uffici, McVitie's ha recentemente istituito una pausa giornaliera di 15 minuti per tè e biscotti. Di coloro che hanno aderito, il 72% ha dichiarato di sentirsi rinvigorito. L'82% ha affermato che prendersi una breve pausa li ha aiutati a sentirsi più in contatto con i colleghi. Inoltre, l’azienda ha introdotto un carrello dotato di dolcetti e biscotti, con un conto alla rovescia: per garantire che le pause non vengano mai più perse!
La campagna di McVitie's è un bell’esempio di semplicissimo welfare aziendale. Uno stimolo non solo a prendere del tempo per ricaricarsi e liberarsi da un po’ dallo stress quotidiano, ma anche l'opportunità per entrare in contatto con i colleghi e le persone che ci circondano.
Ad esempio, adesso stacco e vado a prendermi un caffè con… con Coso… quello lì seduto laggiù… quello alto e un po’ basso, biondo sul moro… vabbè.
E il Re se lo beve il tè?
Restando in Inghilterra, come tutti sappiamo da sabato scorso la nazione ha un nuovo Re. E tra mille aneddoti e gossip che ci hanno bombardato, perché non anche quale sia il tè preferito da Re Carlo III? Ve lo dico subito, così potete andare a dormire sereni: il Darjeeling con miele e latte.
Invece, come racconta Darren McGrady — Royal Chef personale per oltre 15 anni — la Regina Elisabetta beveva Earl Grey e per lei l’Afternoon Tea era il pasto più importante della giornata.
E per voi, qual è il pasto più importante della giornata?
Caffè, cornetto e 5 minuti in più, grazie
Durante l’8 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Lentezza, l'Unione Italiana Food ha promosso la campagna "Obiettivo +5 minuti" dedicata al primo pasto del mattino.
Secondo i dati dell'Osservatorio Doxa-UnionFood, gli italiani dedicano troppo poco tempo per la colazione: 3 su 4 fanno spesso una colazione scorretta, veloce e senza fermarsi. Il tempo dedicato alla prima colazione è in media di 10 minuti, ma gli esperti sostengono che anche solo 5 minuti in più possano fare concretamente la differenza su mente e corpo. Sul sito del progetto Io Comincio Bene trovate alcuni consigli da seguire per ritagliarsi i giusti spazi, anche "mentali", fin dal risveglio.
Dateci una letta, perché nessuno vorrebbe iniziare col piede sbagliato o rischiare di avere una giornata storta, no?
Grazie per aver letto StoryTEAlling anche questa settimana, e ricordati sempre di prenderti cura delle tue pause. Alla prossima!
Strano, quando lavoravo in Inghilterra praticamente il lavoro era una pausa tra un tè e l'altro XD